La rottamazione delle cartelle esattoriali è un argomento molto importante per chi ha debiti con l'erario e desidera risolvere la propria situazione finanziaria. Questo strumento è stato introdotto dal governo italiano per permettere ai contribuenti di sanare i propri debiti con il fisco in modo agevolato, evitando così il rischio di essere sottoposti a procedure di recupero forzoso dei crediti.
La rottamazione delle cartelle esattoriali è stata introdotta per la prima volta nel 2016, con il Decreto Legge n. 193 del 2016, e poi confermata e ampliata nel corso degli anni successivi. La sua finalità è quella di agevolare i contribuenti che si trovano in difficoltà economiche, offrendo loro la possibilità di pagare i debiti con il fisco in modo rateale, con condizioni di favore rispetto a quelle previste dalle normali procedure di recupero.
È possibile presentare la richiesta di adesione anche per i carichi già ricompresi in un piano di “Rottamazione ter” indipendentemente se tale piano sia ancora in essere o sia decaduto per il mancato, tardivo o insufficiente versamento di una delle relative rate.
La rottamazione delle cartelle esattoriali è una soluzione molto utile per chi ha debiti con il fisco e desidera risanare la propria situazione finanziaria. Tuttavia, è importante valutare attentamente la propria situazione economica prima di aderire a questo strumento, per evitare di trovarsi in difficoltà nel corso del tempo. Inoltre, è consigliabile rivolgersi a un professionista del settore per avere un'analisi più dettagliata della propria situazione e per valutare le migliori soluzioni possibili.
Vediamo adesso come inviare la domanda per la rottamazione quater
Il termine è fissato dalla legge al 30 giugno 2023. È tuttavia sempre consigliabile attivarsi in anticipo rispetto alla scadenza, per evitare il rischio di rallentamenti dei sistemi informatici dovuto all’elevato traffico degli ultimi giorni
Per i contribuenti che aderiscono alla rottamazione dei debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, sarà possibile versare solo l’importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l’aggio.
Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in modo dilazionato al massimo in 18 rate in 5 anni con le prime due (di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute) in scadenza al 31 ottobre 2023 e 31 gennaio 2024. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate in quattro rate annuali a partire dal 2024. In caso di pagamento rateale saranno dovuti gli interessi al tasso del 2 per cento annuo
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, utilizzando l’apposito servizio disponibile sia in area pubblica sia in area riservata.
L’ Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 settembre 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i moduli di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.
Dopo aver confermato l’invio della richiesta il contribuente riceverà una prima e-mail all’indirizzo indicato, con un link da convalidare entro le successive 72 ore.
Decorso tale termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.
A seguito della convalida della richiesta, il sistema invierà una seconda e-mail di presa in carico della domanda, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.
Infine, se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata una ulteriore e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione.